Riposo


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«Ricordati del giorno del riposo per santificarlo» (Es 20, 8). E difficile per noi comprendere che questo comandamento occupa un posto di pari dignità accanto al divieto di adorare idoli o anche a quello di non uccidere, che chi viola questo comandamento non è meno colpevole di chi disprezza i genitori, del ladro, dell'adultero, del calunniatore. La nostra vita è fatta di giorni feriali riempiti di lavoro, in mezzo alla gente.A noi sembra che il giorno del riposo sia un piacevole permesso, ma è divenuto per noi un pensiero alquanto estraneo che in esso sia contenuta tutta la serietà del comandamento di Dio. Dio comanda il giorno di festa. Comanda il riposo e la santificazione della festa.

Il decalogo non contiene nessun ordine di lavorare, ma uno di riposare dal lavoro sì. E proprio il contrario di quanto siamo soliti pensare. Nel terzo comandamento il lavoro è presupposto come stato naturale; ma Dio sa che l'opera che l'uomo compie acquista un tale potere su di lui, che egli non riesce più a liberarsene, e si aspetta ogni cosa dalla propria opera, e così dimentica Dio. Perciò Dio comanda di riposare dal proprio lavoro. Non è il lavoro a mantenere l'uomo, ma solo Dio; non del suo lavoro può vivere l'uomo, ma solo di Dio. «Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori; se il Signore non custodisce la città, invano vegliano le guardie. Egli dà altrettanto ai suoi amici, mentre essi dormono» (Sal 127, 1-2); così la Bibbia parla contro tutti quelli che del lavoro fanno la loro religione. Il riposo festivo è il segno visibile che l'uomo vive della grazia di Dío e non delle proprie opere. Durante il giorno del riposo dovrebbe regnare il silenzio esteriore ed interiore. Il riposo festivo è la premessa indispensabile per la santificazione della festa. L'uomo abbassato ad essere una macchina da lavoro e sovraffaticato ha bísogno di riposo, perché il suo pensiero possa chiarirsi, i suoi sentimenti possano purificarsi, la sua volontà possa ricevere una nuova direzione. La santificazione del giorno festivo è il contenuto del riposo in esso. Il gíorno di festa viene santificato mediante l'annunzio della Parola di Dio nel culto e mediante l'ascolto pronto e rispettoso di questa Parola. La dissacrazione del giorno di festa inizia col decadimento della predicazione cristiana. E, perciò, in primo luogo, colpa della Chiesa e soprattutto dei suoi ministri. Il rinnovamento della santificazione della festa parte dal rinnovamento della predicazione.

Dietrich Bonhöeffer

cfr. Comunità Monastica di Bose, Letture dei Giorni, Piemme, 1994, pg. 907-909