Dio non è mai «prevedibile»

Ciascuno di noi è amato e chiamato da Dio in modo unico, inconfondibile.15 02 09 dio non è quel che credi La «scelta» può aver luogo soltanto se il cristiano vive in unatteggiamento di fondamentale apertura e disponibilità e si sforza continuamente di conservare questo atteggiamento. Ciò significa soprattutto che le decisioni veramente vitali non vanno prese in base a criteri di utilità e convenienza, e che non si deve escludere nessuna delle possibilità che Dio segnala.

Un clima favorevole a tale decisione, per un ascolto attento e disponibile, si ha soprattutto là dove la persona s'impegna per realizzare un incontro intenso con Cristo nella lettura e nella meditazione della sacra Scrittura. Avviene qui un confronto continuo dei nostri criteri e dei nostri valori con quelle linee di fondo indicate da Gesù. Chi si sforza costantemente di ascoltare la parola di Dio, è già mosso da quello Spirito che indica la via concreta della sequela.

Il cristiano, convinto che Dio ci ha già riconosciuti ed amati in Gesù Cristo prima della fondazione del mondo (cf. Ef 1,4s), può considerare se stesso, le sue disposizioni e qualità, le sue possibilità e anche i suoi limiti, come altrettanti segni di quei compiti che Dio gli affida. Similmente le condizioni della vita, le varie circostanze ed esperienze, rappresentano altrettanti indizi che orientano verso la volontà di Dio. Ma nonostante tutte queste indicazioni, Dio non è mai «prevedibile».

Chi cerca il proprio cammino non deve perdere di vista tutto questo. Con cuore aperto e disponibile, nell'ascolto e pratica costante della parola di Dio, nell'attenzione alle circostanze della vita concreta, si può prendere la decisione giusta, si può trovare la propria strada. Resta però vero altresì che non dobbiamo mai cessare di interrogarci sulla nostra via. Si tratta di continuare a percorrerla. Ed è importante anche saper vedere questo cammino nel suo procedere concreto.

J. Weismayer, La vita cristiana in pienezza, EDB, Bologna 1989

CONSIGLIO PER LA LETTURAJ. M.Ploux, Dio non è quel che credi, Qiqajon, Bose, 2010.