Una famiglia di profughi

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28 dicembre 2025

I domenica dopo Natale
Matteo 2,13-15.19-23 (Sir 3,3-7.14-17a – Col 3,12-21)
di fratel Guido Dotti

Il brano evangelico scombina e arricchisce il dittico di famiglia ideale presentato dal Siracide e dalla Lettera ai Colossesi: un racconto che da un lato richiama le tragiche vicende di tante famiglie anche dei nostri giorni – e quindi Giuseppe, Maria e Gesù sono davvero “tre di noi” – e dall’altro toglie l’idillio della famigliola tranquilla per mostrare la cura e la vicinanza del Signore anche nelle situazioni estreme.

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La via che porta alla pace

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25 dicembre 2025

Natale del Signore
Lc 2,1-14

di Sabino Chialà

Fratelli e sorelle,
eccoci anche quest’anno radunati per riascoltare l’annuncio semplice e straordinario che ancora una volta ci ha raggiunti: “Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un salvatore” (Lc 2,11). Parole che alcuni angeli, in una notte di poco più di duemila anni fa, hanno rivolto a dei pastori nei pressi di Betlemme. Parole che noi riascoltiamo come rivolte a noi, in questa notte.

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Meditando queste cose

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21 dicembre 2025

IV Domenica di Avvento
Matteo 1,18-24 (Is 7,10-14 – Rm 1,1-7)
di fratel Guido Dotti

Lungi dal rifugiarsi nei sogni per evadere da una realtà troppo complessa da capire e troppo dura da sopportare, Giuseppe trova nel sonno il discernimento e la forza necessari per imprimere alla propria vita il sigillo della volontà del Signore, al prezzo di svolte, cambiamenti, esodi umanamente inspiegabili.

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Che cosa vedete?

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14 dicembre 2025

III Domenica di Avvento
Matteo 11,2-11 (Is 35,1-6a.8a.10 – Gc 5,7-10)
di fratel Guido Dotti

Dove udiamo e vediamo oggi quei segni miracolosi che hanno udito e visto i discepoli del Battista e quelli di Gesù? Avremmo la possibilità di discernere il vertice di quei miracoli – che non sono i morti che risuscitano, bensì la buona notizia annunciata ai poveri – se solo ci facessimo prossimo dei poveri, se soltanto non distogliessimo da loro lo sguardo e il cuore.

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Riconoscere l’atteso

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7 dicembre 2025

II Domenica di Avvento
Matteo 3,1-12 (Is 11,1-10 – Rm 15,4-9)
di fratel Guido Dotti

Giovanni con il suo radicalismo profetico ci insegna ad aspettare con fede incrollabile un evento imprevedibile nei suoi contorni precisi. Il Battista ha atteso qualcuno senza poter conoscere il “come” della venuta del Messia, ha saputo cogliere la vicinanza del regno senza poterne indicare i confini, ha vissuto e praticato la conversione in piena coscienza dell’inadeguatezza di qualsiasi risposta umana all’amore di Dio.

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