22 luglio 2025
Facciamo memoria oggi di Maria Maddalena, la “apostola degli apostoli”, come la definisce San Tommaso d’Aquino. A lei per prima, infatti, è apparso il Signore Risorto, e lei per prima è inviata a portare agli apostoli l’annuncio: “Ho visto il Signore” (v. 18).
Continua la lettura
21 luglio 2025
L’annuncio di Gesù sull’imminenza del Regno dei Cieli, accompagnato da segni di guarigione, incontrava forti resistenze nella generazione in cui visse. In particolare, i responsabili religiosi del popolo — scribi, farisei e sadducei — lo osteggiavano apertamente e lo rifiutavano. Per questo motivo, troviamo in Gesù anche parole dure di giudizio, come quando rimprovera quella generazione, definendola “perversa e malvagia” (v. 39).
Continua la lettura
19 luglio 2025
Il Vangelo di oggi consiste nella più lunga citazione dell’Antico Testamento che si legga in Matteo. La citazione è tratta da Isaia, e in particolare da quello che viene impropriamente considerato come il primo “canto del Servo” (Is 42,1-4), benché non si tratti di una confessione personale, ma della presentazione profetica di una figura regale senza nome, che già secondo l’antica esegesi targumica è il Messia: “Ecco, il mio servo”.
Continua la lettura
18 luglio 2025
Nel racconto evangelico di Matteo troviamo spesso delle citazioni dell’Antico testamento per far vedere come si compiano nel Nuovo testamento con la venuta di Gesù di Nazareth.
Continua la lettura
17 luglio 2025
Gesù comprende e ci consegna queste parole proprio nel momento del suo fallimento. Ecco il nuovo sguardo che oggi il vangelo ci dona: i fallimenti possono riportarci alla nostra verità e piccolezza amata da Dio, mentre i successi ci mentono.
Continua la lettura
16 luglio 2025
Il Vangelo di oggi inizia con una domanda che Gesù rivolge ai suoi interlocutori, ma forse anche a ciascuno di noi: a chi può paragonare i suoi contemporanei, quella generazione così diversa eppure così simile a ogni generazione?
Continua la lettura
15 luglio 2025
Fede non è se non “domanda”. E si accompagna a quell’atteggiamento interiore che interroga e cerca di decifrare gli eventi, non rimane al punto di comprensione che sembra gratificare, ma si spinge oltre nella ricerca di un senso più profondo.
Continua la lettura
14 luglio 2025
Nel capitolo 10 Matteo ci racconta come Gesù chiama a sé i discepoli e li invia, dando loro indicazioni, istruzioni, regole e avvertimenti. Il testo di oggi inizia con un monito molto forte, un annuncio che ci scuote: “Non sono venuto a portare pace, ma una spada” (v. 34). Sembra quasi una contraddizione nell’annuncio dell’evangelo, una parola dura che ci tocca e ci pone la domanda: “Perché Gesù ci dice questa parola?”
Continua la lettura
12 luglio 2025
Il brano di oggi, che è strettamente legato a quanto lo precede circa le persecuzioni annunciate ai discepoli, ci dice innanzitutto che queste fanno parte della sequela perché «un discepolo non è da più del maestro […] se hanno chiamato Beelzebul il padrone di casa, quanto più i suoi famigliari!» (v.24). Accanto però all’ineluttabilità del male Gesù per tre volte ci dice di “non temere” (v. 26, v.28, v.31).
Continua la lettura
11 luglio 2025
Oggi facciamo memoria di Benedetto da Norcia, monaco e padre dei monaci il cui lascito – la Regola da lui scritta – ha profondamente segnato tutta l’organizzazione della vita monastica occidentale. La Regola di Benedetto si presenta come un insegnamento per indicare la via a chi è animato da una ricerca precisa e da un desiderio. Il prologo della Regola indica che questo desiderio è la risposta a un’iniziativa del Signore stesso:
Continua la lettura
10 luglio 2025
Il testo del Vangelo odierno è parte del discorso missionario che Gesù rivolge ai discepoli e offre una visuale del tutto particolare sui suoi pensieri perché alle sue parole non seguiranno dei fatti, i discepoli cioè non partiranno in missione. Matteo ci presenta spesso un Gesù Maestro che consegna il suo insegnamento ai discepoli tramite lunghi discorsi, ma in questo caso i confini entro cui intendere le sue parole sembrano più importanti del loro contenuto.
Continua la lettura
9 luglio 2025
Gesù ha appena annunciato la venuta del Regno dei cieli con le guarigioni operate intorno al lago di Tiberiade e sente compassione delle folle stanche e sfinite. L’umanità del nostro tempo non è così diversa! Anche oggi l’incarnazione del Verbo di Dio è segno di una speranza possibile, del grande amore che Dio ha per noi uomini e donne sempre più feriti e perduti.
Continua la lettura
8 luglio 2025
Il brano di oggi ci rivela uno degli attributi più profondi dell’identità di Gesù: la compassione, nelle sue diverse sfumature. Non assistiamo solo a miracoli, ma accediamo al cuore stesso del vangelo: un Dio che si commuove fino alle viscere e agisce per restituire all’uomo la sua pienezza.
Continua la lettura
7 luglio 2025
Dopo la morte e resurrezione di Gesù si apre un tempo nuovo. Nel lungo discorso di addio narrato da Giovanni si trovano gli insegnamenti e il mandato per viverlo e divenire discepoli di Gesù: inizia il tempo dell’apprendistato. Nessuna esenzione, nessuna corsia preferenziale per gli apostoli e le donne discepole: essere nel mondo accanto a tutte e tutti, donne e uomini, di ogni cultura, lingua e credo, nella compagnia dell’umanità ma al contempo rifuggire le logiche mondane proposte dal mondo, quelle compiacenti verso ogni agire e verso ogni persona, logiche adulanti e insidianti, mascherate da orpelli luccicanti di potere come solo il maligno sa tramare.
Continua la lettura