In questa rubrica giornaliera vi proponiamo la meditazione del Vangelo del giorno preparata da un fratello o una sorella di Bose. Il nostro desiderio è di spezzare il pane quotidiano della parola di Dio, condividendo la lectio divina fatta nella solitudine della cella monastica. Per tutti il fine è quello indicato da Ignazio d’Antiochia, “rifugiarmi nel Vangelo come nella carne di Gesù” (Lettera ai Filadelfiesi).

Le pericopi del vangelo seguono il lezionario proprio del nostro monastero.

L’autorità di Gesù

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2 settembre 2025

Dopo aver predicato nella sinagoga di Nazareth, dove fu respinto e persino minacciato di morte, Gesù si mise in cammino (vv. 29-30). Attraversò l’ostilità, - “passò in mezzo”, scriveva Luca - senza lasciarsi abbattere, proseguendo con determinazione la sua missione.

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Il libro del profeta Isaia

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1 settembre 2025

Con questa pericope si riprende, nel nostro lezionario feriale, la lettura continua del Vangelo secondo Luca. Si riprende, dopo il battesimo di Gesù e le sue tentazioni nel deserto, con la prima visita da lui compiuta alla città dove non era nato ma dove era cresciuto. Gesù, però, non va a trovare i suoi familiari, in quella che era stata casa sua. Si dirige senza indugio nella sinagoga, un edificio comune adibito alla preghiera e alla lettura delle Scritture. 

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“Che cosa volete che io faccia per voi?"

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30 agosto 2025

È davvero strana la domanda che Gesù rivolge ai due ciechi che lo sentono passare e gli gridano di avere pietà di loro. Davvero strana perché sembra che il cieco sia Gesù. Ma davvero Gesù non riesce a vedere cosa possono volere da lui due persone cieche? Non ci vuole mica tanto a capire che due ciechi non desiderano altro che avere la vista! Ma allora perché Gesù fa questa domanda?

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La grandezza dell’umiltà del Battista

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29 agosto 2025

 “Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello” diceva Giovanni a Erode Giovanni nel buio della prigione, preda della violenza delle catene e dell’odio di Erodiade, ripetendo le parole della Torah. Il libro del Levitico infatti afferma: “Non scoprirai la nudità di tua cognata: è la nudità di tuo fratello” (Lv 18,16). 

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Ama e fa’ ciò che vuoi

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28 agosto 2025

“Ama e fa’ ciò che vuoi”. Scritta a commento del Vangelo secondo Giovanni, questa espressione è attribuita ad Agostino di Ippona, di cui oggi facciamo memoria. Amare – nel senso di “rimanere nel suo amore”, nell’amore di Dio – corrobora un cuore amante, un cuore dal quale non possono che scaturire azioni volte al bene, un cuore che trova pace nel riposare in Dio.

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Un Dio irragionevole?

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27 agosto 2025

I vangeli sono scanditi dai racconti in parabole attraverso le quali Gesù descrive l’agire di Dio per l’umanità, come egli desidera regnare sulle nostre vite. Quella odierna capovolge il nostro modo abituale e umano di immaginare il comportamento di Dio

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Lasciare per vivere

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26 agosto 2025

Gesù ha appena risposto al giovane che lo interrogava: “Va’, vendi tutto quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!” (Mt 19,21), e il giovane se ne va triste perché possedeva molte ricchezze. Ecco allora il monito di Gesù con cui inizia il testo di oggi: “Difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli”. 

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Spezzare la corazza dell’io

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25 agosto 2025

“Se vuoi essere perfetto…”. Gesù nella pagina evangelica odierna mette alla prova la nostra egolatria provocandoci con l’idea della perfezione. Che cos’è la perfezione? Anzitutto la traduzione va specificata: nella radice greca c’è l’idea di compimento, di completezza. Nel contesto biblico appare poi evidente che la perfezione, come la intendiamo noi, non è cosa per gli umani, come ci dice il v. 17 anche per la bontà. Come uno solo è buono - Dio -, uno solo è perfetto. 

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Con semplicità e trasparenza

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23 agosto 2025

Il vangelo di oggi è collocato tra due brani in cui è espressa tutta la difficoltà, dei discepoli prima e del giovane ricco poi, a aderire alla logica del regno di Dio. In queste pagine i discepoli in particolare pongono diverse domande a Gesù, che dimostrano la loro incomprensione profonda e anche lo scoraggiamento che provano, perché non riescono a decifrare quel messaggio di libertà che Gesù sta narrando loro attraverso la sua vita, e la sua vita insieme a loro.

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Chi è così folle come questo pastore?

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19 agosto 2025

Tante pecore, una meno di cento, un piccolo patrimonio al tempo di Gesù. Lasciarle sole, per un tempo indefinito, con il rischio del furto o dell’attacco da parte di animali selvatici certamente è un’azione che dal punto del comune sentire sarebbe da ritenersi sconsiderata, come sarebbe da ritenere senza senno colui che la compie: un pastore privo di cognizione del patrimonio che ha in custodia.

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Come bambini

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18 agosto 2025

Giunto a Cafarnao (cf. Mt 17,24), Gesù è stimolato da una domanda dei discepoli a parlare della loro vita nel regno di Dio. Una domanda posta male, a partire da una logica diametralmente opposta alla logica di quel regno di cui vorrebbero sapere di più, e di cui forse già si sentono troppo facilmente appartenenti. Le loro parole rivelano il loro cuore: un cuore ancora troppo pieno del loro “io” e ancora troppo poco vuoto e disponibile all’accoglienza del dono di Dio

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Nelle mani degli uomini

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16 agosto 2025

Gesù, dopo aver ascoltato, mentre era in preghiera sul monte, la voce di Dio chiamarlo “figlio amato”, trova in essa la libertà, la forza e l’urgenza di annunciare una seconda volta ciò che presto dovrà vivere: il suo essere consegnato nelle mani degli uomini, essere ucciso, e risuscitare: tre realtà una più sconvolgente dell’altra.  

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