1 settembre 2025
Con questa pericope si riprende, nel nostro lezionario feriale, la lettura continua del Vangelo secondo Luca. Si riprende, dopo il battesimo di Gesù e le sue tentazioni nel deserto, con la prima visita da lui compiuta alla città dove non era nato ma dove era cresciuto. Gesù, però, non va a trovare i suoi familiari, in quella che era stata casa sua. Si dirige senza indugio nella sinagoga, un edificio comune adibito alla preghiera e alla lettura delle Scritture.
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30 agosto 2025
È davvero strana la domanda che Gesù rivolge ai due ciechi che lo sentono passare e gli gridano di avere pietà di loro. Davvero strana perché sembra che il cieco sia Gesù. Ma davvero Gesù non riesce a vedere cosa possono volere da lui due persone cieche? Non ci vuole mica tanto a capire che due ciechi non desiderano altro che avere la vista! Ma allora perché Gesù fa questa domanda?
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29 agosto 2025
“Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello” diceva Giovanni a Erode Giovanni nel buio della prigione, preda della violenza delle catene e dell’odio di Erodiade, ripetendo le parole della Torah. Il libro del Levitico infatti afferma: “Non scoprirai la nudità di tua cognata: è la nudità di tuo fratello” (Lv 18,16).
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28 agosto 2025
“Ama e fa’ ciò che vuoi”. Scritta a commento del Vangelo secondo Giovanni, questa espressione è attribuita ad Agostino di Ippona, di cui oggi facciamo memoria. Amare – nel senso di “rimanere nel suo amore”, nell’amore di Dio – corrobora un cuore amante, un cuore dal quale non possono che scaturire azioni volte al bene, un cuore che trova pace nel riposare in Dio.
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27 agosto 2025
I vangeli sono scanditi dai racconti in parabole attraverso le quali Gesù descrive l’agire di Dio per l’umanità, come egli desidera regnare sulle nostre vite. Quella odierna capovolge il nostro modo abituale e umano di immaginare il comportamento di Dio.
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26 agosto 2025
Gesù ha appena risposto al giovane che lo interrogava: “Va’, vendi tutto quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!” (Mt 19,21), e il giovane se ne va triste perché possedeva molte ricchezze. Ecco allora il monito di Gesù con cui inizia il testo di oggi: “Difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli”.
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25 agosto 2025
“Se vuoi essere perfetto…”. Gesù nella pagina evangelica odierna mette alla prova la nostra egolatria provocandoci con l’idea della perfezione. Che cos’è la perfezione? Anzitutto la traduzione va specificata: nella radice greca c’è l’idea di compimento, di completezza. Nel contesto biblico appare poi evidente che la perfezione, come la intendiamo noi, non è cosa per gli umani, come ci dice il v. 17 anche per la bontà. Come uno solo è buono - Dio -, uno solo è perfetto.
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23 agosto 2025
Il vangelo di oggi è collocato tra due brani in cui è espressa tutta la difficoltà, dei discepoli prima e del giovane ricco poi, a aderire alla logica del regno di Dio. In queste pagine i discepoli in particolare pongono diverse domande a Gesù, che dimostrano la loro incomprensione profonda e anche lo scoraggiamento che provano, perché non riescono a decifrare quel messaggio di libertà che Gesù sta narrando loro attraverso la sua vita, e la sua vita insieme a loro.
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22 agosto 2025
Il testo del Vangelo odierno è un esempio tipico dell’arte narrativa di Matteo che si esprime in pienezza nel fare unità tra “cose nuove e cose antiche” affinché la Parola di Dio possa risuonare con autenticità in ogni luogo e in ogni tempo.
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21 agosto 2025
La parabola che oggi la liturgia ci propone la troviamo solo nel Vangelo secondo Matteo e ci pone dinanzi al grande tema del perdono. Un tema tanto centrale e costitutivo del nostro essere discepoli del Signore Gesù quanto disatteso nell’annuncio e nella predicazione.
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20 agosto 2025
Nel cuore del discorso di addio di Gesù ai suoi discepoli emerge la promessa: “Non vi lascerò orfani: verrò da voi” (v. 18).
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19 agosto 2025
Tante pecore, una meno di cento, un piccolo patrimonio al tempo di Gesù. Lasciarle sole, per un tempo indefinito, con il rischio del furto o dell’attacco da parte di animali selvatici certamente è un’azione che dal punto del comune sentire sarebbe da ritenersi sconsiderata, come sarebbe da ritenere senza senno colui che la compie: un pastore privo di cognizione del patrimonio che ha in custodia.
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18 agosto 2025
Giunto a Cafarnao (cf. Mt 17,24), Gesù è stimolato da una domanda dei discepoli a parlare della loro vita nel regno di Dio. Una domanda posta male, a partire da una logica diametralmente opposta alla logica di quel regno di cui vorrebbero sapere di più, e di cui forse già si sentono troppo facilmente appartenenti. Le loro parole rivelano il loro cuore: un cuore ancora troppo pieno del loro “io” e ancora troppo poco vuoto e disponibile all’accoglienza del dono di Dio.
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16 agosto 2025
Gesù, dopo aver ascoltato, mentre era in preghiera sul monte, la voce di Dio chiamarlo “figlio amato”, trova in essa la libertà, la forza e l’urgenza di annunciare una seconda volta ciò che presto dovrà vivere: il suo essere consegnato nelle mani degli uomini, essere ucciso, e risuscitare: tre realtà una più sconvolgente dell’altra.
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