14 giugno

Eliseo (IX sec. a.C.)
profeta

Le chiese ortodosse ricordano in questo giorno il profeta Eliseo, la cui vita è narrata nel Primo e nel Secondo libro dei Re.
Eliseo era figlio di Safat, secondo la tradizione un ricco agricoltore della valle del Giordano, e ricevette la vocazione profetica attraverso la mediazione di Elia.
Egli fu l'erede e il continuatore dell'opera profetica di Elia, come ricordano sia l'episodio della chiamata di Eliseo al profetismo, sia quello dell'ascensione di Elia in cielo sopra un carro infuocato. I due terzi dello spirito che Eliseo chiede al proprio maestro rappresentano infatti la parte di eredità spettante al primogenito nelle famiglie di quel tempo.
Eliseo, il cui nome significa «Dio salva», esercitò il proprio ministero nella seconda metà del IX sec. a.C., annunciando la potenza vivificante del Dio di Israele con la parola e con le opere che compì nel suo nome, soprattutto a vantaggio dei piccoli e dei sofferenti. Egli rivendicò con coraggio nel regno del nord la fedeltà al Dio unico in un periodo delicato per la storia della monarchia in Israele.
Eliseo morì agli inizi dell'VIII sec. a.C. dopo aver consegnato l'ultima istruzione a Ioas, re d'Israele.


TRACCE DI LETTURA

Disceso dall'Oreb, Elia incontrò Eliseo figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elia, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello. Quegli lasciò i buoi e corse dietro a Elia, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elia disse: «Va' e torna, perché sai bene cosa ho fatto di te». Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con gli attrezzi per arare ne fece cuocere la carne e la diede alla gente, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elia, entrando al suo servizio.
(Primo libro dei Re 19,19-21)


PREGHIERA

L'angelo di carne, il primo di tutti i profeti
e il secondo precursore della venuta di Cristo,
il glorioso Elia,
inviando dal cielo la grazia sul discepolo Eliseo,
allontana le malattie e purifica i lebbrosi.
Per questo, per coloro che lo invocano egli fa sgorgare la salute.


LETTURE BIBLICHE

Gc 5,10-20; Lc 4,22-30


 LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Richard Baxter (+ 1691), teologo puritano

COPTI ED ETIOPICI (7 ba'ūnah/sanē):
Ischirione di Asyūṭ e compagni (III-IV sec.), martiri (Chiesa copta)

LUTERANI:
Godescalco dei Vendi (+ 1066), testimone fino al sangue in Germania settentrionale

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Eliseo (IX sec. a.C.), profeta
Metodio il Confessore (+ 847), arcivescovo di Costantinopoli

13 giugno

Evagrio Pontico (ca 345-399)
monaco

Nel 399, il giorno dell'Epifania, si spegne Evagrio Pontico, monaco e maestro di vita spirituale nel deserto egiziano.
Era nato attorno al 345 a Ibora, nel Ponto, in una famiglia di alti notabili, e questo gli permise di ricevere una formazione completa e raffinata.
Ordinato lettore da Basilio, egli divenne membro del clero di Cesarea, ove rimase fedele al proprio vescovo fino alla morte di quest'ultimo. Quindi si trasferì a Costantinopoli dall'amico Gregorio di Nazianzo, che lo ordinò diacono e lo volle al proprio fianco nella difficile lotta contro gli ariani.
Quando Gregorio si ritirò, egli trascorse un certo tempo al servizio del nuovo patriarca Nettario, finché una serie di drammatiche circostanze finì, secondo le sue stesse parole, per «esiliare Evagrio nel deserto». Fuggito da Costantinopoli, si recò a Gerusalemme, e quindi raggiunse il deserto egiziano di Nitria attorno al 384. Dopo due anni di vita semianacoretica alla scuola di Macario di Alessandria e di Macario il Grande, egli ottenne un maggiore isolamento nel deserto delle Celle.
La sua lotta nel deserto, non del tutto scelta ma pienamente assunta, non fu vana. Nel deserto Evagrio sviluppò infatti una sintesi di teologia e di monachesimo pratico unica per il suo tempo. La sua sensibilità psicologica, la sua finezza analitica ne fecero uno dei più grandi maestri spirituali dell'antichità, e a lui si ispireranno Massimo il Confessore, Isacco il Siro e Simeone il Nuovo Teologo, per citare solo i padri più famosi.
La condanna di alcune sue affermazioni, avvenuta a quasi due secoli dalla morte e in circostanze non chiare, ha a lungo infangato la memoria di Evagrio, anche se non ha impedito che i suoi scritti, spesso sotto altro nome, giungessero fino a noi. Solo la critica moderna gli ha restituito l'onore che si merita.


TRACCE DI LETTURA

La fede è il principio della carità; il fine della carità, la conoscenza di Dio.
(Evagrio, Ai monaci 3)

«Fa', o Signore, che conosca le tue vie, e insegnami i tuoi sentieri». Chi vuole conoscere «le vie del Signore», diventi mite. Si dice infatti: «Ai miti egli insegnerà le sue vie». Sono miti coloro i quali hanno placato nell'anima la lotta indefessa dell'irascibilità e della concupiscenza, nonché la lotta delle passioni da esse suscitate.
(Evagrio, Scholia sui Salmi 24,4)

Nessuna virtù produce la sapienza come la mitezza, a motivo della quale anche Mosè fu lodato, perché era «il più mite di tutti gli uomini».
(Evagrio, Lettere 36,3)

Dimmi, dunque, perché la Scrittura, quando ha voluto esaltare Mosè, ha lasciato da parte tutti i segni mirabili e pensato unicamente alla mitezza? ... Essa infatti dice che egli, nel deserto, stette tutto solo davanti al volto di Dio, quando questi volle annientare Israele, e chiese di essere annientato con i figli del suo popolo. Egli presentò dinanzi a Dio l'amore per gli uomini e la trasgressione dicendo: «Perdona loro, o cancellami dal libro che tu hai scritto». Così parlo il mite! Dio allora preferì perdonare coloro che avevano peccato, piuttosto che far torto a Mosè.
(Evagrio, Lettere 56,6).

Se sei teologo pregherai veramente, e se preghi veramente sei teologo.
(Evagrio, Sulla preghiera 60)


LE CHIESE RICORDANO...

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Antonio da Padova (+ 1231), presbitero e dottore della chiesa (calendario romano e ambrosiano)
Ciriaco e Giulitta (+ ca 305), martiri (calendario mozarabico)

COPTI ED ETIOPICI (6 ba'ūnah/sanē):
Teodoro di Alessandria (IV sec.), monaco e martire (Chiesa copta)

LUTERANI:
Antoine Court (+ 1760), testimone della fede in Francia

MARONITI:
Aquilina di Biblo (+ 293), martire;
Antonio da Padova, confessore

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Aquilina di Biblo, martire
Trifillio (IV sec.), vescovo di Leucosia (Chiesa melkita)

12 giugno

LE CHIESE RICORDANO...

COPTI ED ETIOPICI (5 ba'ūnah/sanē):
Giacomo l'Orientale (IV sec.), monaco (Chiesa copta)

LUTERANI:
Isaak le Febvre (+ 1702), testimone della fede in Francia

MARONITI:
Onofrio (IV-V sec.), eremita

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Onofrio l'Egiziano, anacoreta
Pietro l'Athonita (IX sec.), monaco