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Signore, tu sei il mio Dio vivente,
la mia forza, il mio giusto giudice,
tu medico potentissimo,
tu sacerdote in eterno,
tu la nostra guida verso la patria

Alcuino di York

Le pericopi del vangelo seguono il lezionario proprio del nostro monastero.

Quale volontà scegliamo?

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14 marzo 2024

La nostra pericope ci presenta Giacomo e Giovanni come “i figli di Zebedeo”, con questa specificazione. Marco ci rimanda al loro primo incontro con Gesù. È Gesù per primo che si era avvicinato alla loro barca: “Subito Gesù li chiamò. Essi lasciando il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni, lo seguirono” (Mc 1,20)

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Centuplo di vita

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13 marzo 2024

Il vangelo che oggi ci viene incontro si articola in due parti, l’insegnamento di Gesù sul “centuplo” e il terzo annuncio della Passione. Appena prima, l’evangelista racconta dell’uomo ricco che alle parole di Gesù “si fece scuro in volto e se ne andò rattristato” (Mc 10,22) perché possedeva molte ricchezze. La difficoltà anzi l’impossibilità di entrare nel regno di Dio per coloro che possiedono ricchezze, fino a farsene possedere, può essere superata solo da Dio, per cui “tutto è possibile” (Mc 10,27). Non ci si salva da soli.

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Un incontro per fare verità in sé stessi

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12 marzo 2024

La pagina odierna del vangelo ci presenta l’incontro tra un uomo e Gesù. Sappiamo quanto gli incontri con le altre persone siano vitali e generativi di comunione, di fraternità e di possibilità di confronto. Di alcuni incontri arriviamo a comprendere pienamente il dono solo a distanza di tempo: come gemme preziose costellano la nostra vita, intessuta degli incontri che abbiamo fatto e di come li abbiamo vissuti, così come anche delle fatiche e delle delusioni sperimentate. 

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Due appelli per una vita autentica

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11 marzo 2024

Oggi il vangelo racchiude due testi che ci portano entrambi due esigenze, due appelli di Gesù che sempre ci spronano verso una vita autentica, semplice e vera. Il primo è un annuncio forte ed impegnativo, Gesù ricorda che a partire dall’inizio della creazione l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno “una carne sola”, e dunque “l’uomo non separi ciò che Dio ha congiunto”. 

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“Chi non è contro di noi è per noi”

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9 marzo 2024

Lo scandalo per i discepoli è chi fa del bene stando fuori dalla loro cerchia, fuori dai confini di una presunta loro legittimità. E così invece di essere portatori di Cristo agli altri, i Dodici lo imprigionano per voler essere gli unici mediatori del suo messaggio. È una tentazione ben presente anche ai nostri giorni: costruire barriere dietro le quali vedere una realtà in bianco e nero, fatta di ragioni e torti, giusti e dannati; ponendosi naturalmente sempre dalla parte dei giusti. 

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Infondi in me il tuo amore

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PODCAST - Tracce di preghiera per la quaresima - 5

“Signore Gesù, Salvatore misericordioso e compassionevole”: inizia così la preghiera di un anonimo medievale, preghiera che ripercorre alcuni episodi della vita di Gesù. è nelle sue mani che l’autore ci invita a porre la nostra speranza.
La seconda preghiera è di Romano il Melode, poeta e innografo vissuto tra il V e il VI secolo.

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Il primo e il servitore di tutti

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8 marzo 2024

Al cuore dei vangeli sinottici sono riportati tre annunci della Passione. In Marco essi sono presentati come un insegnamento riguardante il Figlio dell’uomo: “Cominciò a insegnare loro che il Figlio dell'uomo doveva soffrire molto…” (8,31); “Insegnava ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo viene consegnato...” (9,31). 

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Uno sguardo libero

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7 marzo 2024

La folla al vedere Gesù è presa da meraviglia e corre subito a salutarlo. L'atteggiamento della folla ci dice chi era Gesù. Egli è un uomo capace di suscitare nella gente sentimenti buoni, di gioia, di affetto, di stupore, di apertura alla vita. Chi si avvicinava a Gesù sentiva che la sua vita poteva cambiare, poteva recuperare slancio, veniva colmata di fiducia. 

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“Questi è il mio Figlio amato: ascoltatelo!”

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6 marzo 2024

Il vangelo di oggi è il brano della Trasfigurazione di Gesù e i suoi personaggi si trovano in movimento per superare un dislivello che è impegnativo perché esistenziale. La scena è sospesa tra silenzio e visione e Gesù stesso non consegna una sola parola durante la sua metamorfosi. Lo spettacolo per nulla ordinario che avviene davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni è unico nel suo genere. I personaggi coinvolti però sono molto noti quindi potremmo affermare che l’evangelista Marco vuole sorprendere le aspettative dei lettori per scoraggiare eventuali conclusioni affrettate sull’identità di Gesù.

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E io, oggi, chi dico che sia Gesù per me?

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4 marzo 2024

Il brano si colloca al centro del Vangelo di Marco, segnando una svolta significativa nel ministero di Gesù, poiché è la prima volta che parla apertamente della sua passione, morte e resurrezione. In un dialogo con i suoi discepoli, Gesù li interroga sulla sua identità, chiedendo: “La gente, chi dice che io sia?” (v. 27). Le risposte evidenziano le molteplici interpretazioni popolari, che riflettono le aspettative messianiche dell’epoca, contenute nelle profezie dell’Antico Testamento. Tuttavia, queste risposte che guardano al passato, non colgono la novità e la verità della persona di Gesù.

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Un nome da abitare

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2 marzo 2024

Gesù ha appena messo in guardia i suoi interlocutori dai falsi profeti e invita a riconoscere un albero dai propri frutti. Continuando il suo discorso mette in chiaro che non basta chiamarlo Signore per entrare nel Regno. Non basta un nome, ma bisogna fare la volontà del Padre. L’invito è a seguire le sue orme, quelle che sta percorrendo verso Gerusalemme, quei passi che lo condurranno fino al Getsemani a dire rivolto al Padre “Però non come voglio io, ma come vuoi tu!” (Mt 26,39). Gesù richiama i suoi discepoli a seguirlo nel fare la volontà del Padre, nel seguire le sue orme, nel far corpo con la propria scelta di vita.

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Concedimi una speranza certa

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PODCAST - Tracce di preghiera per la quaresima - 4

Con la prima preghiera di oggi torniamo nell’occidente latino, insieme a Pier Damiani, vescovo e monaco di Fonte Avellana, di cui è stato anche priore, vissuto nell’anno 1000. La seconda preghiera ci conduce, invece, nella chiesa ortodossa con Dimitri di Rostov, monaco nato a Kiev e vissuto tra il 1600 e il 1700. Due preghiere per essere sostenuti nella faticosa arte di affidarsi all’azione di Dio nelle nostre vite.

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Porta, via, meta

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1 marzo 2024

Nonostante questa pagina del vangelo riecheggi con sonorità note ai nostri orecchi di ascoltatori della Parola, forse non risuona più con la cacofonia della sua stridente drammaticità. Morte e vita qui stanno una davanti all’altra, e noi in mezzo. Come stare in questo “tra” la vita e la morte che segnano la nostra esistenza come suo inizio e sua fine, e che poi la intessono in ciascuno dei suoi giorni, in cui eventi, sentimenti, pensieri di vita e di morte si intrecciano e combattono fuori e dentro di noi?

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Chiedete, cercate, bussate

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29 febbraio 2024

Oggi il Signore Gesù, prima dell’insegnamento sulla preghiera ci comanda di non giudicare, forse per mostrarcelo come il primo passo per entrare nella preghiera. Come stare infatti con fiducia davanti al Signore e senza menzogna nella nostra umanità impoverita e ferita se ci siamo assunti il ruolo abusivo di giudice del nostro prossimo?

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