Come è vasto il piccolo. Una spiritualità dello sguardo
Il cardinale Tolentino apre la sua condivisione con una domanda: “Abbiamo mai notato la vicinanza tra preghiera e precarietà?”.
La preghiera, questa vitale coreografia associata al supplicare, “un albero di gesti” direbbe Michel de Certeau. Niente come la preghiera manifesta la nostra condizione precaria: nella preghiera noi siamo precari. La precarietà è il luogo della nostra verità, non si tratta di risolverla, ma di assumerla. E in questo si inserisce anche la domanda sulla spiritualità: in cosa consiste la spiritualità?