Lavori del 1 giugno

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Monastero di Bose
Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto – Cei
Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori

XV CONVEGNO LITURGICO INTERNAZIONALE
ABITARE
CELEBRARE
TRASFORMARE

processi partecipativi tra liturgia e architettura

BOSE, 1-3 giugno 2017


Si è aperto questa mattina il XV Convegno Liturgico Internazionale, organizzato dal Monastero di Bose e dall’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’edilizia di Culto della Conferenza Episcopale Italiana, in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Architetti, dedicato al tema: Abitare, celebrare, trasformare. Processi partecipativi tra liturgia e architettura.

Il fondatore di Bose, fr. Enzo Bianchi, ha aperto i lavori con una relazione introduttiva, seguita dall’indirizzo di saluto di mons. Valerio Pennasso, direttore dell’UNBC della CEI, che si è fatto latore del messaggio di S. Ecc. Mons. Nunzio Galantino, Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana. Il dott. Giuseppe Cappochin, presidente del CNAPPC, ha poi porto il suo saluto ai partecipanti al Convegno.

Nell’intento di delineare una grammatica per pensare e vivere la Chiesa attraverso i suoi spazi e le sue architetture, la sessione del mattino è dedicata alla coniugazione del verbo /FARE/ nella prospettiva ecclesiologica del «fare Chiesa» e del «fare chiese» in senso architettonico. Il prof. Dario Vitali, ecclesiologo della Pontificia Università Gregoriana (Roma) esamina la prospettiva teologica della Chiesa, fra appartenenze e radicamento nel territorio, mentre mons. Valerio Pennasso, esamina i luoghi per la comunità, attraverso i loro processi di costruzione e trasformazione.

Nel corso della seduta di apertura, presieduta da mons. Angelo Lameri (Pontificia Università Lateranense, Roma), membro del Comitato scientifico, S Ecc. mons. Marco Arnolfo, Arcivescovo metropolita di Vercelli, ha dato lettura del messaggio del Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, con la benedizione del Santo Padre Francesco; mentre il messaggio del Card. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura è stato letto da mons. Fabrizio Capanni, officiale del medesimo Pontificio Consiglio.

La sessione del pomeriggio – presieduta dall’architetto Andrea Longhi (Politecnico di Torino), membro del Comitato scientifico – è dedicata al tema dell’/ABITARE/, considerato sotto l’angolo antropologico e filosofico del prendere dimora in uno spazio costruito: se «l’abitare è il modo in cui i mortali sono sulla terra» (Heidegger), allora questa modalità dev’essere pensata e assunta, in un dato intreccio e contesto sociale, nell’epoca dei non-luoghi. Dopo il saluto di S. Ecc. mons. Gabriele Mana, vescovo di Biella, che ha dato lettura del messaggio di E. Ecc. mons. Claudio Maniago, presidente della Commissione per la Liturgia della CEI, la prof. Carla Danani, dell’Università di Macerata, accompagna l’uditorio in un percorso attraverso le diverse prospettive filosofiche contemporanee dell’abitare, per delineare una «Oikosophia» per l’oggi.

In seguito, gli architetti Aaron Werbick e Gerald Klahr (Köln-Berlin) presentano il progetto partecipativo come metodo, alla luce della loro esperienza di dialogo fra committenza ecclesiale, comunità cristiana, architetti e costruttori.

Alle relazioni del mattino e del pomeriggio segue un tempo di dialogo e dibattito animato dai giovani architetti e professionisti che, nel mese di febbraio, hanno partecipato al /CLI LAB/, un laboratorio interdisciplinare tra architettura e liturgia organizzato dal monastero di Bose dall’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’edilizia di Culto della Conferenza Episcopale Italiana per favorire lo scambio diretto di esperienze, progetti in corso, realizzazioni per aprire nuove strade verso la progettazione dei luoghi di culto e spiritualità.